A
Roma, in piazza Montecitorio, si trova un obelisco dell’antico Egitto alto 34 metri con tutto il basamento. L’obelisco fu
portato a Roma nel 10 d.C. da Augusto che decise di usarlo come gnomone di una
grande meridiana da realizzare in Campo Marzio. La grande meridiana era
costituita da una linea di bronzo incastonata su delle lastre di travertino lunga
circa 75 metri. Ai lati della stessa erano indicati, con iscrizioni bronzee in
greco, i segni zodiacali ed alcune date festive, così si realizzò un preciso
calendario solare sfruttando la diversa altezza del Sole nelle varie stagioni. Rovinato
al suolo durante il medioevo, l’obelisco venne ritrovato, ridotto in più
tronconi, all’inizio del ‘500. Solo nel 1792, per volere di Pio VI, venne
restaurato ed eretto nel luogo in cui è attualmente. La
linea meridiana che attualmente si può vedere nella piazza, di grande precisione,
è stata realizzata nel 1998 in occasione del rifacimento della pavimentazione. Il
frammento di linea meridiana, invece, che si vede nella foto, fu portato alla
luce durante i lavori di uno scavo archeologico a più di sei metri di
profondità. Questa scoperta ha suscitato diverse opinioni: alcuni studiosi sono
convinti, a dispetto di altri, che la meridiana comprendesse anche le linee
orarie o non fosse costituita solamente dalla linea meridiana del calendario.
ANEDDOTI E CURIOSITA'
In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.
sabato 28 febbraio 2015
venerdì 27 febbraio 2015
LO ZODIACO COME CALENDARIO
Il
Sole compie in un anno, rispetto allo sfondo della sfera celeste, un percorso apparente che è circolare e viene chiamato Eclittica. Lo
Zodiaco è una fascia della volta celeste
che si estende all’incirca 8° sopra e 8° sotto l’Eclittica. Fu chiamato
Zodiaco
perché la maggior parte delle costellazioni che sono inserite in questa
striscia prendono il nome di animali. Fanno eccezione le costellazioni:
Vergine, Acquario, Gemelli, Sagittario e Bilancia . Lo Zodiaco quindi lo
possiamo
assimilare, per semplificare e per rendere la descrizione quanto più
comprensibile, ad un corridoio circolare, una delle pareti di sfondo è
divisa in
dodici spazi occupati da costellazioni
ed all’interno, di questo corridoio, si muovono il Sole i pianeti ed
anche la Luna. Al di fuori di questa striscia il cielo si può considerare, con una certa approssimazione,
sempre identico. Questo dipende dal fatto che il Sistema Solare è piuttosto
piatto in quanto tutti i suoi maggiori componenti si muovono su uno stesso piano
che quasi del tutto coincide con il piano dell’Eclittica. Quindi, per chi lo sa
guardare, è un calendario: a secondo della posizione che acquista il Sole in
questo “corridoio” conosciamo il mese in cui ci troviamo e, con buona
approssimazione, anche in quale frazione del mese. Quindi si capisce l’utilità
che poteva avere una volta come
calendario utile per programmare le varie attività agricole ed i grandi
spostamenti sia per terra e che per mare.
martedì 24 febbraio 2015
martedì 10 febbraio 2015
COSTELLAZIONI
Sin
da epoche remote l'uomo, affascinato da ciò che si espandeva sopra di lui, si è
dedicato allo studio del cielo. La parola “cielo” viene da “caelum” ed ha la
stessa radice di celare. La grande superficie stellata è stata intesa come l’infinito
che si estende oltre alla comune percezione terrena quotidiana e quindi
qualcosa che nasconde gran parte della conoscenza.
Stelle
ce ne sono moltissime, si distinguono per grandezza e lucentezza, molte sono simili
e tutte ruotano in cerchio. Per
ricordare, per agevolare il riconoscimento e per ordinare le sue conoscenze, l’uomo ha saputo dare un ordine, così ha
suddiviso le stelle per gruppi chiamate
costellazioni (insieme di stelle) ed ad ognuna ha dato un nome.
Ad
ogni forma disegnata in cielo è stata associata non solo un’immagine ma anche un racconto
ed anche un mito. In questo modo gli antichi proiettavano in questa
grande superficie le loro conoscenze e la propria cultura.
Con
grande fantasia le figure mitologiche impersonavano i sogni
le paure e la psiche dell’uomo. Fu naturale, quindi, credere di poter
leggere il futuro e il proprio oroscopo andando a scoprire quei legami segreti
che possono unire il destino di un individuo alla mappa del cielo. Oggi le
costellazioni sono 88 ed hanno confini precisi, di modo che ogni punto della
sfera celeste appartenga ad una ed una sola costellazione. Sono così suddivise:
18 costellazioni boreali (settentrionali); 34 costellazioni equatoriali; 36
costellazioni australi (meridionali). Sono comprese le dodici costellazioni
dello Zodiaco di cui parleremo dopo.
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