ANEDDOTI E CURIOSITA'


In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.

giovedì 4 dicembre 2014

OROLOGIO BIOLOGICO

           Ognuno di noi è fornito di "meccanismi interni" che scandiscono tutte le funzioni vitali quotidiane dei singoli organi e ci sintonizzano con l’ambiente esterno. Il principale ingranaggio, l’orologio biologico, è costituito da un gruppo di cellule poste alla base del cervello, ma studi recenti dimostrano che i meccanismi sono diversi. Questo orologio comunica con i vari organi e fornisce loro il ritmo tenendoli in sincronia, controlla, anche, il ciclo di produzione di sostanze attive come ormoni e messaggi chimici che inducono effetti che tutti percepiamo. La diminuzione o l’aumento ciclico di queste determinate sostanze scandiscono i ritmi dell’organismo come il sonno, la fame, la crescita dei capelli o delle unghie ma anche, in tempi più lunghi, i cicli femminili, la durata della gravidanza, la scadenza della pubertà, ecc. Gli esperti sono soliti parlare di ritmi circadiani del corpo: circadiano viene dal latino: “circa diem”, cioè giornaliero. La prima oscillazione endogena circardiana fu osservata nel 1700 dallo scienziato francese Dortous de Mairan che notò che i modelli di ventiquattro ore dei movimenti delle piante continuavano anche quando queste venivano isolate dagli stimoli esterni. L’orologio interno non è uguale per tutti ma ha ritmi diversi dovuti a differenze genetiche: alcune persone hanno ritmi di vita molto regolari ed altre molto irregolari, alcuni si svegliano sempre allo stessa ora durante la notte, esistono, inoltre, persone che indicano, con buona approssimazione, il tempo trascorso fra due eventi senza avere al polso un orologio. La luce ha un’influenza sulla nostra vitalità e sui nostri ritmi ma sono stati studiati i meccanismi, di cui si diceva, in volontari isolati in grotte profonde in assenza della luce e di suoni e si è scoperto che l’orologio biologico è quasi indipendente dalle condizioni esterne. L’interesse di questi studi non è solo teorico: molti disturbi neurologici sono accompagnati dalla diminuita capacità di stimare intervalli di tempo. La comprensione di questi fenomeni permetterebbe, quindi, di progredire anche sulla via della prevenzione e della cura di gravi malattie. La cronobiologia è la scienza che studia il funzionamento dell'orologio biologico che è in ciascuno di noi ed è di fondamentale importanza tenerlo in buone condizione di funzionamento. Questo principio trova convinti assertori nella medicina orientale: da qui i sempre più praticati esercizi ritmati a fini terapeutici e preventivi come: la ginnastica a corpo libero, la danza, la respirazione controllata, ecc. Bisogna sempre assecondare i propri ritmi biologici per sentirsi nella migliore condizione fisica. I medici cinesi raccomandano ai loro pazienti: "se vuoi guarire ascolta l'orologio che hai dentro".

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