ANEDDOTI E CURIOSITA'


In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.

venerdì 28 novembre 2014

GLI OBELISCHI NON ERANO MERIDIANE

                  Molti pensano erroneamente che gli obelischi fossero orologi solari: può essere che la loro ombra servisse anche a segnare le ore e a determinare le stagioni ma l’obelisco fu sempre un monumento celebrativo. Simboleggiava il dio sole Ra, si diceva che fosse un raggio di sole pietrificato e che il Dio esistesse all'interno della sua struttura. Erano quasi sempre ricavati da un unico blocco di granito ed in cima venivano ricoperti di una lamina d’oro. Celebravano non solo il Dio Sole ma anche la potenza del Re che li aveva realizzati. Anche i romani furono infatuati degli obelischi, al punto che oggi gli obelischi che si trovano a Roma sono più di quelli rimasti in Egitto. Era difficile trasportarli ma ancor di più alzarli. Michelangelo rifiutò l’incarico di alzare in piazza San Pietro quello proveniente dal circo di Nerone: lo riteneva molto rischioso. Dopo nel 1586 il papa Sisto V affidò l’incarico all’architetto Domenico Fontana con una spesa notevole. Ci vollero: 800 operai, 140 cavalli, 40 argani e, senza la parcella per l’architetto, furono pagati 40.000 scudi. L’operazione fu talmente temeraria che, dice la leggenda, il Fontana diede l'ordine di tenere il suo cavallo sempre sellato per poter fuggire in tutta fretta in caso di rottura del monolite.

Nessun commento:

Posta un commento