ANEDDOTI E CURIOSITA'


In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.

venerdì 28 novembre 2014

MA QUANDO INIZIA IL GIORNO ?

      Le antiche civiltà ci hanno tramandato parecchi metodi per la misurazione del tempo ed alcuni di essi sono coesistiti sino alla fine dell’800: ore babiloniche, italiche, canoniche ed infine francesi. La classe nobiliare o monastica, i contadini o i mercanti usavano metodi diversi e di conseguenza iniziavano a contare le ore del nuovo giorno in momenti diversi. Col metodo ad ore babiloniche, così denominato in quanto usato presso l’antico popolo babilonese, si iniziava all’alba il conteggio delle 24 ore della giornata. Nel metodo ad ore italiche, usato quasi esclusivamente nella nostra penisola da quando fecero la loro comparsa i primi orologi meccanici da torre (XIV), il tramonto del Sole veniva considerato inizio del nuovo giorno. Era comodo specialmente per i contadini in quanto consentiva facilmente di ricavare le ore che si avevano ancora a disposizione prima del tramonto: infatti un tempo tutte le porte del paese venivano chiuse al crepuscolo e dopo non era più possibile rientrare. In quello canonico, usato nei conventi, le 12 ore del giorno erano distinte dalle 12 della notte: se erano di diversa durata poco importava. Nel sistema francese o moderno, che è quello che utilizziamo oggi, il giorno inizia a mezzanotte. Napoleone lo impose durante l’occupazione del 1797, ma in Sicilia fu introdotto definitivamente solo alla fine dell’800. E solo alla fine dell’800 l’Italia fu unificata nel condividere un solo metodo nella misura del tempo. Questa non fu una conquista culturale o politica ma una necessità dovuta alle nuove invenzioni, come il telegrafo e specialmente il treno, che imponevano un orario condiviso da tutti.

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