ANEDDOTI E CURIOSITA'


In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.

venerdì 28 novembre 2014

LA TERRA RALLENTA

        Si è scoperto che da qualche decennio la Terra gira su se stessa più lentamente ed è stato calcolato che il ritardo ammonta quasi ad un secondo ogni sei anni. Lo si potrebbe giudicare un particolare trascurabile! Invece non è così, tanto che si è scatenata una disputa tra astronomi, governi e multinazionali. Oggi disponiamo di orologi atomici superprecisi: con gli orologi al cesio si ottiene un "ticchettio" di una regolarità straordinaria, tanto che le versioni più recenti perdono un secondo ogni 60 milioni di anni. Quindi si capisce che al confronto il "secondo" perso dalla Terra diventa un errore rilevante. Non si tratta solo del problema di vedere se lo spumante va aperto, nel conto allo rovescia di fine anno, quando si è arrivati allo zero o bisognerà aspettare ancora un secondo! Bisogna immaginare tutti i computer che regolano il traffico aereo internazionale ed i meccanismi militari sincronizzati con i satelliti, dove si possono venire a creare situazioni molto pericolose. Questo "secondo intercalare" può mandare in tilt molti sistemi informatici, per esempio ci si chiede: nell'ultimo secondo dell'anno il satellite dovrà seguire il programma dell'anno che finisce o di quello che arriva? Si è tenuto a Ginevra un meeting dell'Internazional Telecomunications Union (ITU) per discutere di come comportarsi nei confronti di questo famigerato ritardo di un secondo e non si è arrivati a nessuna conclusione! Molti credono che non sia il caso di preoccuparsi. Dicono che conviene seguire il tempo degli orologi così non si porta danno ai vari sistemi informatici, tanto se la Terra resta indietro di qualche secondo non se ne accorge nessuno. Ma c’è un problema di fondo che si potrebbe definire "morale" o etico che è questo: vale la pena abbandonare la guida dei ritmi della Terra e del Sole, che esistono da milioni di anni ed a cui siamo legati da tradizioni non solo storico-culturali ma anche poetici e religiosi, per dichiararci alle dipendenze di un orologino al cesio da quattro soldi ?

Nessun commento:

Posta un commento