ANEDDOTI E CURIOSITA'
In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.
mercoledì 26 novembre 2014
EINSTEIN IL RIBELLE
Albert Einstein viene considerato, a buon diritto, il più grande
scienziato del XX secolo ed anche per il suo carattere può essere citato
come un personaggio unico.
Da bambino soffrì di palesi disturbi del linguaggio che gli impedirono
di parlare speditamente fino all’età di nove anni, tanto che i genitori
temevano che non fosse nomale. Dopo, quando superò questi disturbi, al
ginnasio, i suoi professori lo consideravano uno studente indisciplinato
e svogliato, fu bocciato per la prima volta all’esame di ammissione al
Politecnico di Zurigo e si abilitò solo all’età di 32 anni.
Da adulto portava i capelli lunghi e spettinati, i lacci delle scarpe
perennemente sciolti ed era contrario a qualsiasi forma di autorità: per
questo può essere considerato il padre di tutti i ribelli.
Inoltre non portava mai i calzini ed indossava spesso una maglietta
recante l’immagine di Paperino. Senza contare che, già affermato
studioso e vincitore del premio Nobel, si recava al lavoro indossando
pantaloni sformati e un maglione giallo da “venditore di birra”.
Una volta ad una persona che gli chiedeva cos’è la relatività rispose,
com’era suo solito, in modo scherzoso: “Quando un uomo siede alcune ore
in compagnia di una bella ragazza, gli sembra che sia passato un minuto.
Ma se lo fate sedere su una stufa un minuto gli sembrerà più lungo di
tante ore: questa è la relatività.”.Ai suoi tempi la scoperta delle equazioni di Maxwell, che costituiscono
la base dell'elettromagnetismo, avevano provocato un intenso dibattito
scientifico.
Era stato, inoltre, dimostrato che la velocità della luce è costante e
non varia dallo stato di moto o di quiete dell'osservatore. Questo era
in contraddizione col principio di tempo assoluto della meccanica
newtoniana.
Per risolvere il problema ci voleva qualcuno che, con una teoria
adatta, sapesse conciliare le contraddizioni che si erano create.
Einstein, quando pubblicò il suo primo lavoro nel 1905, “Teoria della
Relatività Ristretta”, era ancor un umile impiegato dell’ufficio
brevetti di Berna ma la sua teoria si rilevò subito importante e
rivoluzionaria anche se incomprensibile ai più.
Una delle sue prime deduzioni fu che se due eventi ad un osservatore
risultano come simultanei non risultano tali rispetto a un secondo
osservatore che è in moto rispetto al primo.
In seguito per rendere comprensibile ad un largo pubblico la sua teoria
formulò il paradosso dei due gemelli: “Ci sono due gemelli, inizialmente
nello stesso posto, se uno dei due gemelli rimane a Terra, mentre
l'altro parte per un viaggio interstellare a bordo di un'astronave, la
cui velocità è molto elevata e simile a quella della luce, al suo
ritorno a Terra sarà più giovane di quello che non ha viaggiato.”
Questo ci dice che, idealmente, a velocità vicine a quelle della luce il
tempo scorre più lentamente.
Eistein fece altre scoperte importanti e rivoluzionarie ma già la teoria
della Relatività Ristretta creò una profonda trasformazione nel modo di
pensare il concetto di tempo non solo nella filosofia ma anche
nell’arte e nella letteratura.
E’ rimasto anche famoso il suo impegno per la pace nel mondo. Una volta
ebbe a dire: “Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra
Mondiale, ma so che la Quarta sarà combattuta con pietre e bastoni.”
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