ANEDDOTI E CURIOSITA'


In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.

giovedì 27 novembre 2014

IL 25 DICEMBRE

     Esistono due diverse ipotesi sul fatto che il Natale venga festeggiato il 25 dicembre: la prima è che la data sia stata scelta in base a considerazioni interne al Cristianesimo, la seconda che sia derivata dall'influsso di festività celebrate in altre religioni praticate prima o contemporaneamente al Cristianesimo di allora. Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol, "sole", e sistere, "stare fermo"). Il solstizio invernale cade generalmente il 21 dicembre. In quel giorno il Sole è debole quanto a luce e calore e si verificano la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. In termini astronomici, in questo periodo, il Sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Poi, per tre o quattro giorni, rimane quasi nella stessa posizione ed il 25 dicembre sembra rinascere dall’oscurità e ritorna vitale e "invincibile" sulle stesse tenebre. Questa interpretazione "astronomica" può spiegare perché il 25 dicembre sia una data celebrativa presente in culture e paesi distanti anche nel tempo. Aureliano nel 274 d.C. proclamò il 25 dicembre festa chiamata “Natalis Solis Invicti”: giorno di nascita del Sole Invitto. Questo fece del Dio-Sole la principale divinità del suo impero, lui stesso indossava una corona a raggi e la festa divenne via via sempre più importante. Ma esiste un'altra ipotesi che invece si basa sull'analisi delle scritture. La data di nascita di Cristo non è riportata chiaramente nei Vangeli per cui, basandosi su ragionamenti teologici differenti, a Roma, a Costantinopoli come a Gerusalemme, nei primi secoli, non tutti festeggiavano il Natale il 25 dicembre ma in altre date come il 20 maggio o, assieme all’arrivo dei Re Magi, il 6 gennaio. Solo in seguito, verso il 500, fu condivisa la data del 25 dicembre dando ragione ad un preciso ragionamento: infatti secondo il Vangelo di Luca, San Giovanni Battista fu concepito sei mesi prima di Gesù e l'annuncio del suo concepimento fu dato da un angelo al padre, San Zaccaria, sacerdote nel Tempio di Gerusalemme, mentre questi officiava un particolare culto. Da altri scritti, inoltre, si è potuto ricostruire che questo avveniva l’ultima settimana di settembre: di conseguenza Giovanni nacque il 24 di giugno e giusto sei mesi dopo, il 25 dicembre, nacque Gesù.

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