ANEDDOTI E CURIOSITA'


In questo blog mi piace raccogliere aneddoti e curiosità, a volte satirici e scherzosi, che riguardano l’evoluzione nei secoli dei metodi e degli strumenti che misurano il passare delle ore, dei giorni e degli anni. Da questi aneddoti, sicuramente, si deducono elementi che ci dicono come si è evoluto il modo di utilizzare e concepire il tempo e di come questo abbia influito sui rapporti umani e sul lavoro. Si evidenziano, inoltre, quante siano state le difficoltà per arrivare alle conquiste sull’argomento di cui noi oggi godiamo. Il problema, poi, di definire che cosa è il tempo è cosa estremamente complessa: se ne sono occupati filosofi e scienziati di tutti i tempi ed una risposta esauriente credo che sia lontana dall'essere trovata.

venerdì 28 novembre 2014

IL CREPUSCOLO

                Le durate del dì sono riferite agli istanti del sorgere e del tramonto apparenti del Sole. Prima e dopo tali eventi, per effetto della rifrazione atmosferica che dà luogo al fenomeno dei crepuscoli, si gode di una parziale luminosità diffusa che smorza il passaggio dal giorno alla notte concedendoci ancora alcuni minuti di chiarore. Questo bonus è concesso alla Terra per la presenza dell’atmosfera: ad esempio sulla Luna, poiché non esiste atmosfera, il passaggio dal giorno alla notte scura è immediato e brusco. Però la durata del crepuscolo varia con le stagioni e con la latitudine geografica: a latitudini elevate corrispondono crepuscoli più lunghi, ed inoltre negli equinozi il crepuscolo ha una durata minore, solamente all'equatore la durata dei crepuscoli è costante. Esistono, poi, vari modi di definire il crepuscolo. Per crepuscolo civile si intende il lasso di tempo che intercorre tra il tramonto del Sole e il momento in cui esso raggiunge l'altezza di -6° sotto l'orizzonte. In questo intervallo è possibile distinguere chiaramente gli oggetti circostanti e condurre attività all'aperto senza utilizzare illuminazione supplementare. Durante il crepuscolo civile in cielo sono visibili solo alcune stelle e pianeti particolarmente luminosi. L'inizio (il mattino) o il termine (la sera) del crepuscolo civile indicano idealmente il momento in cui è necessario rispettivamente spegnere o accendere fonti di illuminazione artificiale per condurre attività all'aperto. Il crepuscolo nautico rappresenta l'intervallo di tempo che il Sole impiega a transitare da -6° a -12° sotto l'orizzonte. L'importanza di tale convenzione risiede nel fatto che in questo lasso di tempo si distinguono contemporaneamente la linea dell'orizzonte e le stelle principali. In tali condizioni, utilizzando strumenti di misura nautici, come il sestante, è possibile stabilire la propria collocazione geografica. Il crepuscolo astronomico individua l'intervallo di tempo tra il tramonto e il momento in cui il Sole raggiunge i -18° sotto l'orizzonte. Quando il Sole si trova al di sotto di questo intervallo non dà più sostanziali contributi all'illuminazione del cielo ed è idealmente possibile distinguere ad occhio nudo tutte le stelle fino alla sesta magnitudine: è notte.

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